Sbiancamento dentale


Sbiancamento dentale

Il trattamento sbiancante non è per sempre e non migliora la salute dei nostri denti, ma può farci sorridere più volentieri. Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi e di mantenerne i risultati con applicazioni periodiche.

Lo sbiancamento è un atto medico ed è necessario che l'odontoiatra valuti prima di tutto la situazione clinica del paziente. Non tutte le discromie hanno la stessa natura e, soprattutto, non tutti i denti sono uguali. Si scoraggia pertanto l'applicazione domiciliare di gel sbiancanti che potrebbe risultare addirittura dannosa.

Prima di fare lo sbiancamento è sempre necessario fare una seduta di igiene orale. Fumo, vino rosso e cibi colorati in genere, vanno evitati perchè pigmentano i denti e a maggior ragione, vanno ridotti al minimo subito dopo lo sbiancamento.

Se sono presenti ponti, corone, grosse otturazioni nei denti frontali, oppure carie o gengive infiammate non si può fare lo sbiancamento. Il trattamento sbiancante si esegue solo su una bocca sana, quindi prima vanno curate le eventuali patologie.

Gli agenti sbiancanti, cioè perossido di idrogeno e perossido di carbamide, agiscono solo sullo smalto del dente. Quindi, se sono presenti otturazioni o protesi, l'effetto dello sbiancamento non sarà uguale a quello dei denti e c'è il rischio di un effetto puzzle. Per questo, se otturazioni e protesi sono estese alla maggior parte del settore frontale, per uniformare il colore dei denti è possibile sostituire eventuali otturazioni preesistenti un paio di settimane dopo lo sbiancamento.

Lo sbiancamento può provocare ipersensensibilità al freddo (e agli stimoli termici in generale). Solitamente, questa complicanza sparisce nel giro di pochi giorni o con l'aiuto di prodotti desensibilizzanti.